goor/uomo/human being/homme/hombre/pessoa/ren/ nguoi/njeri/insan/mtu/ànthropo s
Venti immigrati. Una barca alla deriva, a motore spento. Unico suono il rumore del mare. E il respiro degli uomini. Mare e uomini e sole, nientaltro. Non cè più acqua da bere e Ousmane sta male. Ha i brividi, suda, è freddo. Sta morendo. Bis...ogna decidere se tenerlo o buttarlo giù. Bisogna decidere se dargli la sua razione dacqua da bere o lasciarlo spegnere. Era un amico Ousmane. Ma ormai è spacciato e la sua acqua da bere può servire a tutti gli altri. Bisogna decidere. Questo è il nodo tragico di goor. Da questo viluppo di emozioni, di religione, di sentimenti, di politica, di etica, di storia e identità nasce un tentativo di rappresentazione, il progetto di un film. Un film che però non riesce a raccontare una storia così complicata, un nodo così aggrovigliato e complesso. E si ferma a riflettere. Il film si interrompe e si interroga. Perché ci sono cose che il cinema non sa raccontare. Non ci riesce. Il cinema è un medium riprovisivo, vive di riproduzione e di visione, esprime la realtà attraverso la rappresentazione mimetica, ma non è in grado di raffigurare temi complessi. Ecco perché goor si interrompe, e infrange i sogni degli autori, dei tecnici, degli attori sugli scogli della complessità. Perché ci sono sempre mille motivi dietro o prima, ci sono premesse e postfazioni, commenti e note a margine. E il cinema è così bello che non può torcersi o spezzettarsi dietro tante spinte e bisogni particolari. Il cinema vuole essere bello, si imbelletta e si offre come intrattenimento. Lha fatto così tante volte che adesso forse non è più in grado di fare altrimenti. E goor vuole essere una riflessione proprio su questa incapacità consapevole, su questa rinuncia colpevole. Autori, tecnici e attori si chiedono: possiamo raccontare la nostra verità? Possiamo essere sinceri? E come?
Intanto siamo fermi in mezzo al Mediterraneo. In mezzo a questinfinito panico di sole e di acqua salata. Che è stato il centro del mondo, che è stato il centro della cultura umana.
Monday, November 23, 2009
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